INTRODUZIONE
Il fortunato inganno è un dramma giocoso per musica in due Atti con dialoghi parlati, messo in musica da Gaetano Donizetti nel 1823 su libretto di Andrea Leone Tottola, tratto dal Teatro alla moda (Vernezia, 1720) di Benedetto Marcello e dal Teatro comico (Venezia, 1720) di Carlo Goldoni. Il fortunato inganno venne rappresentato a Napoli, nel Teatro Nuovo, il 3 settembre 1823.
LA PARTITURA MANOSCRITTA
La partitura manoscritta in due volumi di 182 e 133 cartelle è a Napoli, al Conservatorio di San Pietro a Maiella (Donizeti. Rari 3. 7. 1-2). Al Muso Donizettiano di Bergamo c'è il manoscritto con parti autografe della partitura orchestrale (I. 2a. A. a/3).
IL LIBRETTO
Solisti della prima rappresentazione al Teatro Nuovo di Napoli, il 3 settembre 1823:
Lattanzio Lattrughelli - buffo - primo buffo e capo di una compagnia di cantanti (Carlo Casaccia)
Aurelia - soprano - sua moglie e prima attrice (Teresa Melas)
Fulgenzia del Folletto - soprano - seconda attrice (Francesca Cecherini)
Fiordelisa - mezzosoprano - attrice (Clementina Grossi)
il Colonnello - basso - cavalier Ortensio Franceschetti (Giuseppe Fioravanti)
Edoardo - tenore - il tenente, suo nipote (Marco Venier)
il signor Bequadro - basso - maestro di cappella impiegato presso la compagnia Lattrughelli (Carlo Moncada)
Vulcano - tenore - poeta della indicata compagnia (Raffaele Casaccia)
Biscaglino - basso - basso della compagnia (Giuseppe Papi)
Ascanio - basso - avvisatore della compagnia e cameriere di Lattanzio (Raffaele Sarti)
Coristi della compagnia
LA TRAMA
Atto I
L'azione è a Roma.
Sala in casa di Lattanzio, e destinata alle prove della compagnia.
Il maestro Bequadro è al cembalo, e fa sentire a Vulcano la musica di un'Aria della sua opera; indi Fulgenzia e Biscaglino; infine Ascanio co' coristi
Il Signor Bequadro è maestro di cappella a Roma. Insieme a Vulcano, poeta della compagnia di cantanti di Lattanzio Lattrughelli, sta provando una nuova opera. Aurelia, consorte di Lattanzio, è naturalmente prima attrice. Ella si finge contessa, incoraggiando la corte del colonnello Ortensio Franceschetti, per favorire l'amore tra la nipote Eugenia ed Edoardo, nipote del colonnello.
Atto II
Il colonnello è disponibile a sposare la finta contessa, che gli impone il matrimonio di Eugenia ed Edoardo. Ottenuta la promessa, Aurelia confessa ad Ortensio d'essere la moglie di Lattanzio. Il colonnello s'infuria, poi si calma e concede le nozze al nipote, festeggiando assieme alla compagnia.
http://filetram.com/gaetano-donizetti-il-fortunato-inganno
Este comentario ha sido eliminado por el autor.
ResponderEliminarEste comentario ha sido eliminado por el autor.
ResponderEliminar